domenica 27 aprile 2014

il Prof. Giuliano.


"pim pum pam
deviai con forza l'illusione del nemico
di avermi eliminato
e steso infine.. 
..dissanguato.. 
venni tratto in salvo

ah poi, cari giovani, quanto male 
e che tristezza abbandonare
i miei passi sulle vette.."

e presa la bicicletta
con pedalata trasformata
per alleviar l'arto offeso,
il Professore ci recava
nel pien della campagna.
e Boves era aperta
e splendida nei colori

E li precisamente, lui si trasformava.
 E presa la fedel canna di nocciolo,
narrava a noi gli eventi
di quei maledetti giorni.

Ed io rapito rivivevo
le intense rappresaglie,
le corse fra i castagni
e il suon della mitraglia

e sgomento, con me gli altri,
attendevamo con ansia 
il finire dei suoi racconti.

Non ti vidi più per anni,
seppi poi della tua scomparsa
e d'un lampo
riaffiorarono gli eventi:

la tua gamba spezzata
la bicicletta ingentilita
la canna di nocciolo
il tuo narrar profondo
e il suon della mitraglia.

Avrai un posto

in un qualche Paradiso

con attorno cime, boschi, e quiete,

e al tuo transitare, ad ogni passo

finalmente

lo scricchiolio

delle foglie amiche.





sabato 26 aprile 2014

La mia mamma (1972, 10 anni)


Mamma, dolce il tuo sguardo è,
lieve il sorriso tuo.
I tuoi occhi amorosi mi guardano silenziosi.

il mio paese (Cerati, 1972 10 anni)



Laggiù dove gli occhi si perdono
a riguardare tra gli irti colli,
tra il verde folgorante,
sorge su colle maestoso
tra brina e luci il mio paese
Grigiastro e cupo
come lo sguardo di un lupo
il cielo tocca il lungo campanile,
torretta del bene.
Di là sorge il monte
superbo, e gli pascola sul dorso
uno spruzzo di neve,
che a poco a poco se ne va,
sparisce,
trasformandosi in acqua
brillante, che scende,
dolcemente cantando.
Il mio paese è piccolo, 
la brezza accarezza le case,
il sole si nasconde giù, sempre più giù,
come se si vergognasse
stare ancora lassù nell'infinito.
Questo è il mio paese,
dolce e sereno come il cielo azzurro e pieno di vita.

venerdì 25 aprile 2014

il faina


lo chiamavo il Faina
dal suo sguardo aguzzo
il sorriso sibilante
il corpo diafano
e le ali ai garretti


saliva sulle vette
e pareva mantice d'officina
dalla scura bici arroventata
potevi udire note gravi e acute

e in discesa sospeso
come aquilone sospinto
 il filo teso guidava

il "faina" aveva fame
divorava la ruota
disgregava le anime

maniscalco creatore
menava a dritta e manca
turbine, uragano, buriana improvvisa,
stordimento



il "faina".... gridavano al cielo
il "faina"... urlavano a Dio
e lui penetrante, avvolto tra spire
curvato, storpiato e legnoso
come bastone di vecchio
aggrappato nell'ultimo passo,
incendiava il traguardo


e poi tutta una calca, una rincorsa, un agitarsi,
una fornace accesa
come di anime liberate da Purgatorio in attesa del Verbo Creatore

e il "faina"  stordito tra loro
disarcionato e atterrito come di strega al rogo purificatore

strappava e gettava sorrisi 
avanzando...
 piè lento....
nel gabinetto....dell'esaminatore.


















giovedì 24 aprile 2014

io e Caius........



Oggi avemo piegato 'sta "leggenda" orientale..
na faticaccia....
tanto ce n'è voluto...
so esausto..
e poi tutte 'ste vergate
e per cosa? mica l'ho capito io....
io e Caius avemo fatto un buon lavoro..
mò spero nun lo crocifiggano..
sennò ce tocca montà su fino ar monte
con 'sto poraccio e la croce in spalla...
me toccherà anche seguirlo e daje de frusta
nun sopporto quella viuzza, le buche li sassi...
e poi ..e poi ce tocca aspettà......io odio aspettà...
e meno male che c'ho li dadi così passamo er tempo..
che passi 'n'fretta ner oltretomba..
strano però stò Nazareno...
....ma nun poteva di " me sò sbajato" ?
mah.....mò sento n' friccico de presentimento...e che sarà?...
Aho Caius namo và ..



mercoledì 23 aprile 2014

questo rosso.



Mi rendo conto ora
di come sia tardi
il metro delle una se n'è andato
Dio Mio che disastro

Tutto questo rosso
mi sento appiccicata al suolo
nessun movimento qui attorno

ansimo e i miei polmoni sanno di acre 
trovo tutto questo assurdo
Forse non sono io
Dio mio che disperazione

Tutto questo rosso
mi sento appiccicata al suolo
nessun movimento qui attorno

Questa gente raggomitolata a terra
dove devo andare?
che cosa devo fare?
farmi forza, farmi forza.

Tutto questo rosso
mi sento appiccicata al suolo
nessun movimento qui attorno

la fine di me e dei miei pensieri
devo andare
muovermi
alzarmi
correre
piangere.




no surprises


che sorpresa vi sia
nessuno sa dirlo
occorre cantarla
la sorpresa
o pensarla
con gli occhi pieni di lacrime
sovverti il governo
cambia pagina
salta finalmente nel buio
di tante parole non c'è bisogno
ma non allarmarti e non sorprenderti
se ad attenderti 
ci sarà un silenzio
che decreterà per sempre la tua fine
ma non allarmarti e non sorprenderti
la tua fine è pur sempre
il tuo inizio
e qui ti trovi bene
ed è bella la tua nuova casa
da qui nuovi panorami
puoi girare nudo 
cantare sotto la doccia
dormire delicatamente
nessuno parlerà più di te
ti basterà poco
non allarmarti e non sorprenderti
silenzio silenzio

Ode to Neil Young


C'è un uomo.
viene dal canada.
canta e suona la chitarra
dice cose buone.
non mi interessa parlargli
ci parliamo da molti anni.
non mi interessa conoscerlo.
ci conosciamo da molti anni.

ma se c'è qualcosa che mi ha lasciato
è portare il peso dell'anima
nonostante il vento, la pioggia e il freddo
le ferite della vita.....nonostante tutto
fanno male

non so se mai ci incontreremo
navigo su altri mari
ma guardiamo lo stesso orizzonte
spesso ne parliamo
e rimaniamo in silenzio per lunghi anni

spezza le frecce del suo arco
e lascia che le vecchie strade si riuniscano in lui
ehi amico come sarebbe bello lasciare tutto...

ma se c'è qualcosa che mi ha lasciato
è portare il peso dell'anima
nonostante il vento, la pioggia e il freddo
le ferite della vita.....nonostante tutto
fanno male

Preghiera del Marinaio






........................ssssssssssssciacquio.....................................
...........................................................ssssssssssssssssciabordio.............................
ssssssssssssssssssssschiocco 
...........................................................di frusta sul ventre......................................
...........................sssssssussulto............................................
sssssssssssssssschianto.......................

.....................................criniere di cavalli................

                            ...................s i l e n z i o...............



..............."O Dio, tu mi salverai, se vuoi....................
......................mi perderai, se vuoi.............................................
.........................ma in ogni m o d o............................

....................................io..........................................

..................................terrò il timone sempre dritto"..........................

martedì 22 aprile 2014

Alpino Warship 1993..poco prima della fine..



Lasciami avanzare
con tranquillità e leggerezza
il mio animo così disponibile e terso
emana calore

Lasciami avanzare
non contarmi i passi,
voglio rotolare nel cimitero dei dinosauri
ora così inermi e dormienti

Lasciami pensare
che in fondo amo la terra, il cielo e le acque
e che il mio corpo sparirà per un attimo
fagogitato
nello spesso grigiore della ferraglia

Lasciami riposare,
sollevo già le spalle
fra ronzii e gocciolii
non venitemi a cercare.

lunedì 21 aprile 2014

old song



c'è una vecchia canzone
l'ho scritta io
con una chitarra rotta e scordata
ma ce l'ho messa tutta

l'ho cantata in inglese
ma non conosco molte parole
solo amore, strada, auto e cane
ma che canzone è mai questa?

di accordi non me ne intendo
un sol un do e un fa
il re mi viene male
ma va bene così

se ti piace puoi cantarla con me
la strofa fa
la la la lalala la la
non ricordo altro
la la lalala la la
la la lalala la la


se hai un penny dammelo
mi cucirò le calze
e berrò un buon caffè
tra un sol un do e un fa


il re non mi viene
ma va bene così
la la lalala la la
la la lalala la la

Distacco.




Nella lenta camminata,
schiocchi di frusta ma è l'onda delusa allo scoglio dei Fiume,
pittori appollaiati infrangono le regole, terso più dello "specchio nero" il cielo e sono così distanti le loro linee.
Osservo distaccato, per essere più libero, 
mi apparto senza timore dinanzi alla spiaggia, 
sono un punto nella tela consunta del macchiaiolo.....
il suo pennellare mi conduce verso luoghi inaspettati.......
Leghorn 12/5/1998 

Heautontimorumenos.





E' impossibile cominciare con la perfezione.
Dapprima esiste il mostro: abbozzi confusi, stentati, deformi.....
falsi pieni e grandi vuoti.....
il pensiero spesso è un motore immobile, richiede "silenzio e ostinazione"...
lasciarsi andare e divenire Heautontimorumenos......

Vecchio mio




Vecchio mio, stai diventando un ricordo...
un nucleo, un elemento microscopico nel fermento disastroso del pensiero...
forse la morte ti fossilizzerà, rimarrai esterrefatto per la porta spalancata dinanzi a te e mille volte pregherai ancora perché tutto Sia Così.


Uomo al contrario




Prendi il contrario di quanto pensi
definisci l'inverso della tua affermazione
divieni un uomo retto al contrario
così cammina all'indietro
con il sole in faccia e l'ombra davanti
parla a quel muro con frasi mai dette, e vedrai aprirsi una finestra.

dubbi e ancora.




il dubbio è imperfezione.
non lo dico io.
l'ho sentito dire..
colto continuamente e pressantemente da dubbi..dubbi..dubbi
realtà non misurate...
spirali poco gioconde dei miei bassi voli....
dubbi e ancora dubbi si accalcano, stratificano, si agglomerano e condensano....
mare verborum gutta rerum