ho la sensazione
che tutto
scivoli
maldestramente
via
come anguilla tra le mani
che sento
viva
palpitante
non mia
ma cosa della natura
che torna lottando
alla natura
i miei piedi
nelle gelide acque
di un fiume
di fuoco
tra rottami
e corpi
mi distendo
sulla spiaggia
dimenticata
dal volo
scruto
dallo
spioncino
dell'umanità
ed osservo
corpi
smunti
e labbra arse
fiacca umanità
al cospetto
di geni meccanici
sotto
l'ombrellone
del futuro
ti nascondi
implorante
l'attesa
del nulla
non vedrà il sorgere
del sole
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