il mago Astolfo
regnava
sul trono
indomito
il carattere
baffi spietati e naso adunco
alla stregua di rostro
infilzava i sudditi
che a turno
smaniosi
del proprio destino
attendevano
sotto il loggiato
principesse erranti
sinuose
traevano
dalle arance
il succo più dolce
il succo più dolce
e l'orchestra
attaccava con "allegro"
ritmo
un fugace pensiero
Astolfo rideva
sbiancava
schiumava
afferrava la sfera
spalancando le orbite:
"immagino e vedo
morte
e stridore
fuoco e fiamme"
e quando mesto
il cliente
s'adombrava....
Astolfo
d'un lampo
il vino...tracannava
il vino...tracannava
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